Categorie catastali: quali sono, a cosa servono e dove trovarle?

categorie catastali

Le categorie catastali rappresentano un sistema di classificazione degli immobili, basato sulla loro destinazione d’uso. 

Questa classificazione è essenziale all’interno del Catasto al fine di determinare la rendita catastale, un parametro che funge da base imponibile per il calcolo delle imposte relative agli immobili.

Capire a quale categoria catastale appartiene un immobile è cruciale per diversi tipi di operazioni, tra cui compravendite, successioni, locazioni, ristrutturazioni o la richiesta di benefici fiscali.

In questo articolo, scoprirai quali sono, come sono organizzate e come identificare la categoria catastale di un immobile.

categorie catasto

 

Categorie catastali: quali sono?

Le categorie catastali rappresentano un sistema di classificazione degli edifici, definiti giuridicamente come fabbricati, adottato dal Catasto per stabilire la rendita catastale, la quale a sua volta costituisce la base imponibile per il calcolo delle imposte sugli immobili, tra cui l’IMU.

Ogni categoria catastale è identificata da una lettera seguita da un numero (es. A/1, C/2, D/10), dove la lettera indica il gruppo di appartenenza e il numero specifica la sottocategoria.

Gli immobili a destinazione ordinaria (Gruppi A, B, C) svolgono funzioni abitative, commerciali, amministrative o sociali

Nel Gruppo A rientrano abitazioni di vario tipo e livello, uffici e studi privati, castelli e palazzi di pregio storico o artistico. 

Nel Gruppo B si trovano edifici per servizi pubblici o di interesse collettivo, come scuole, ospedali, uffici pubblici, caserme, conventi. 

Nel Gruppo C, invece, immobili per attività commerciali o artigianali, quali negozi, botteghe, magazzini, laboratori, stabilimenti balneari, autorimesse. 

I fabbricati appartenenti al Gruppo D, invece, sono definiti immobili a destinazione speciale perché dedicati a funzioni produttive, ricreative o di servizio, caratterizzati da specifiche finalità o caratteristiche. A questa categoria appartengono fabbriche, alberghi, teatri, case di cura, banche, palestre, stalle e molto altro. 

Nel Gruppo E si trovano gli immobili a destinazione particolare. Si tratta di quegli edifici che soddisfano funzioni pubbliche o di interesse generale, con caratteristiche uniche. Alcuni esempi sono i ponti, le centrali elettriche o idriche, stadi e parchi, chiese, ospedali, scuole.

Il Gruppo F, invece, è dedicato alle entità urbane, quindi non si tratta di fabbricati ma sono comunque aree soggette a censimento catastale. Tra queste si trovano terreni, aree edificabili, cortili e parcheggi.

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate trovi l’elenco completo.

dove trovare le categorie catastali

 

Come e dove trovare le categorie catastali di un immobile

La categoria catastale di appartenenza incide direttamente sul valore e sulla tassazione dell’immobile e permette di verificare la corrispondenza con la destinazione d’uso effettiva.

Esistono diversi metodi e documenti per trovare la categoria catastale di un immobile:

Visura catastale

La visura fornisce una panoramica completa dell’immobile, inclusa la categoria catastale, la rendita catastale, la superficie, il piano, il numero di vani e i dati del proprietario. 

È possibile richiederla online, attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate o altri portali autorizzati, presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate o dei Catasti provinciali, o tramite un professionista come geometra, architetto o notaio.

Rogito notarile, atto di compravendita o dichiarazione di successione

Il rogito notarile, cioè il documento del notaio che formalizza il trasferimento di proprietà (sia esso per compravendita, donazione, permuta o altro), include anche i dati catastali. È ottenibile dal notaio che ha redatto l’atto o dall’archivio notarile competente.

Se la proprietà è stata trasferita per una compravendita, allora puoi richiedere l’atto di compravendita anche all’agenzia immobiliare che ha gestito la transazione o direttamente dal venditore o dall’acquirente. Lì sono riportati tutti i dati catastali, compresa la categoria dell’immobile. 

Se, invece, il passaggio della proprietà è avvenuto a seguito della morte del proprietario, puoi ricercare la categoria catastale anche nella dichiarazione di successione. Puoi richiederla presso l’Agenzia delle Entrate o tramite professionisti come avvocati, commercialisti o notai.

 

Questi documenti rappresentano le principali fonti per ottenere la categoria catastale di un immobile. È importante, tuttavia, verificare l’aggiornamento e la correttezza dei dati catastali, che possono variare in base alle dichiarazioni dei proprietari o dei professionisti. 

Per una maggiore sicurezza, è consigliabile effettuare una visura catastale aggiornata o consultare la planimetria catastale, che mostra in dettaglio la pianta dell’immobile con dimensioni, confini e pertinenze.

Per arrivare preparato al rogito e avere con te tutti i documenti necessari per la compravendita immobiliare, scopri la checklist!

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