Valore immobile per successione: come calcolarlo?

valore immobile per successione

Quando si eredita una proprietà, ci sono diverse procedure da rispettare. Tra queste c’è il calcolo del valore dell’immobile per la successione, fondamentale per determinare le imposte da pagare

In questo articolo, esploreremo i passaggi necessari per effettuare questa valutazione.

Calcolo valore immobile per successione: tutto inizia con la rendita catastale

Prima di entrare nel dettaglio del calcolo del valore dell’immobile per la successione, è essenziale comprendere cosa si intende per rendita catastale

Questo valore, assegnato dall’Agenzia delle Entrate, rappresenta il reddito potenziale che un immobile può generare. Si tratta di un parametro fondamentale per determinare il valore fiscale della proprietà, ovvero la base imponibile per le imposte di successione, catastali e ipotecarie.

La rendita catastale si ottiene combinando diversi fattori: le tariffe d’estimo, la destinazione d’uso e la localizzazione dell’immobile, oltre alla sua dimensione. Questi dati possono essere recuperati presso l’Agenzia del Territorio o il catasto locale.

Una volta ottenuta la rendita catastale, il passo successivo è calcolare il valore catastale. Questo valore rappresenta la base imponibile per diverse imposte, come l’IMU, l’imposta di successione e l’imposta ipotecaria. 

È importante notare che il valore catastale differisce dal valore di mercato, che invece riflette il prezzo effettivo di vendita dell’immobile.

Per ottenere il valore di mercato dell’immobile, puoi richiedere una perizia immobiliare.

 

valutazione immobiliare per successione

 

Come calcolare il valore dell’immobile per la successione?

Per calcolare il valore immobiliare ai fini della successione, si segue un processo specifico. 

Innanzitutto, la rendita catastale deve essere rivalutata del 5%. La cifra che si ottiene deve essere moltiplicata per il coefficiente corrispondente alla categoria catastale dell’immobile:

– 110: per la prima casa;

– 120: per gli immobili nelle categorie catastali A e C (esclusi gli A/10 e i C/1);

– 140: per gli immobili delle categorie B;

– 60: per i fabbricati delle categorie A/10 (studi privati e uffici) e D;

– 40,80: per gli immobili appartenenti alle categorie C/1 ed E;

– 90: per i terreni classificati come agricoli (non edificabili).

 

Esempio pratico

Supponiamo di aver ereditato una prima casa con una rendita catastale di 700 euro. Rivalutando questa rendita del 5% e moltiplicandola per il coefficiente di 110 (riservato alle prime case), otteniamo un valore catastale di 80.850 euro

Questo valore costituirà la base imponibile per il calcolo delle imposte di successione.

Imposta di successione: come si calcola

Per determinare l’importo dell’imposta di successione, è necessario presentare una dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate. Questa dichiarazione deve includere tutti i beni mobili e immobili ereditati, suddivisi in crediti e debiti. 

La differenza tra i crediti e i debiti costituisce il patrimonio netto, su cui verrà calcolata l’imposta.

L’aliquota dell’imposta di successione varia a seconda del grado di parentela con il defunto:

– 4% per i parenti diretti (genitori e figli)

– 6% per fratelli e sorelle

– 8% per tutti gli altri casi

Ad esempio, se il valore netto del patrimonio ereditato è di 100.000 euro, l’imposta per un figlio sarà pari al 4% di tale valore, ossia 4.000 euro.

Imposte catastali e ipotecarie

Oltre all’imposta di successione, nel caso di eredità di beni immobili, devono essere pagate anche altre imposte:

– imposta catastale: pari all’1% del valore dell’immobile;

– imposta ipotecaria: pari al 2% del valore dell’immobile.

Tuttavia, se l’erede possiede i requisiti per la prima casa, entrambe queste imposte sono sostituite da un pagamento fisso di 200 euro ciascuna.

 

calcolo valore immobile per successione

 

Franchigie ed esenzioni

Le franchigie sono soglie di esenzione che riducono l’importo dell’imposta di successione

Per i coniugi e i figli, la franchigia è di un milione di euro per erede, mentre per i fratelli e le sorelle è di 100.000 euro. Questo significa che, se il valore del patrimonio ereditato rientra in queste soglie, l’imposta di successione non è dovuta. Tuttavia, anche in questi casi, restano da pagare le imposte ipotecarie e catastali.

Se, invece, il valore dell’immobile ereditato supera la franchigia, l’imposta si applicherà solo sulla parte eccedente:

– per i parenti diretti: franchigia di 1.000.000 euro, aliquota del 4% sulla parte eccedente;

– per i fratelli e sorelle: franchigia di 100.000 euro, aliquota del 6% sulla parte eccedente;

– per gli altri parenti e soggetti: nessuna franchigia, aliquota del 8%.

In sintesi, fare un corretto calcolo del valore dell’immobile per la successione è cruciale per adempiere agli obblighi fiscali e sfruttare eventuali agevolazioni. 

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